Gambe in Spalla! Escursionismo e Trekking
Fotografie di altissima qualità in alta risoluzione di paesaggi e panorami
dedicato a chi ama le passeggiate in montagna e in generale nella natura Lazio e Abruzzo, Gran Sasso
Descrizione Percorso

Partenza: Pian della Croce (1093 m)
Mèta: Monte Malaina (1480 m)
Catena Montuosa: Lepini
Dislivello: 451 m
Tempi: 2h0' per l'andata e 1h17' per il ritorno.
Durata: 4h12' Difficoltà: Facile

Segni: standard (bianchi e rossi).

Il pianoro di Pian della Croce (1093 m)
Provenendo da Latina, dalla strada statale 156 dei Monti Lepini, poco dopo il bivio per Ceccano - Giuliano di Roma, si prende la strada provinciale per Supino (provenendo dalla direzione opposta, lo stesso bivio per Supino lo si trova poco dopo Frosinone). A questo punto si seguono le indicazioni (10 km circa) per Supino fino ad arrivare dentro al paese. Da lì si prosegue lungo la stessa strada per circa 1 – 1.5 km fuori dal centro abitato fino a svoltare a sinistra ad un bivio con l’indicazione per S.Serena. Si procede in salita lungo la strada asfaltata (9 km) fino al pianoro di Pian della Croce. La strada termina al fontanile di S.Serena, dove si parcheggia (1093 s.l.m.).

Sono due i percorsi che è possibile effettuare, entrambi identificati dai classici segni bianco-rossi. Alla destra del fontanile inizia il percorso per il Monte Malaina, indicato come percorso n°18. Proseguendo oltre il fontanile invece, inizia il percorso n°22 per il monte Gemma (vedi sul sito l’escursione del 15/06/2003).
Salendo per il sentiero n°18, si procede inizialmente su un tratto con ghiaia e rari alberi, per ritrovarsi dopo poco ad ammirare il vasto pianoro di Pian della Croce dall’alto, con il profilo del Monte Malaina alle vostre spalle. Il sentiero curva poi a sinistra, incontrando un percorso più agevole, privo di ghiaia e con larghe zone ombreggiate. Arrivati a quota 1265 s.l.m. si arriva ad una prima deviazione verso destra per il monte Semprevina (1430 s.l.m., da non confondersi con il Semprevisa).
Monte Malaina (1480m)
La deviazione (percorso V.7) è indicata da un’iscrizione su una roccia e da un bastone conficcato in un cumulo di pietre.
Proseguendo oltre senza prendere la deviazione, più avanti (1335 s.l.m.) sulla sinistra del sentiero si trova una voragine (abisso di Monte Fato) nel terreno abbastanza profonda: fate attenzione !
Poco più su, dopo una serie di saliscendi, si incontrano svariati punti panoramici da dove è possibile ammirare, in assenza di foschia, il paesaggio a perdita d’occhio fin verso la pianura pontina, il monte Circeo e le isole Ponziane, oltre al pianoro sottostante dominato dal monte Gemma, e sulla destra la cima del Monte Malaina con l’altro rilievo che lo precede.
Proseguendo ancora, si arriva ad un’altra possibile deviazione verso destra (indicata con un’iscrizione su un albero), dalla quale si può scendere in mezzo al bosco fin verso il paese di Gorga (percorso segnalato come n°17).
Il nostro percorso procede invece dritto verso la cresta del Malaina, arrivati alla quale si costeggia una cima più bassa senza affrontarla, e si prosegue infine con un ultimo tratto completamente scoperto fino alla vetta (1480 s.l.m.).
Il Semprevisa visto dal Malaina (1536m)
Dalla cima del Malaina si può finalmente ammirare, oltre al già citato monte Circeo verso il mare, tutta la catena più alta dei Lepini che sovrasta Pian della Faggeta e Carpineto Romano: dalla sinistra il monte Erdigheta, poi il Semprevisa e più a destra il monte Capreo con la caratteristica croce. Sul versante opposto si vede il pianoro di partenza con sopra il monte Gemma e più in lontananza altre cime più basse, fin verso le catene degli Ausoni e degli Aurunci. Più a sinistra, nella direzione da cui si è saliti nel tratto finale, c’è il monte Semprevina.
Dalla vetta è possibile proseguire con i percorsi 19 e 29 verso Carpineto Romano, nella direzione opposta a quella da cui si è giunti. Altra indicazione che si trova è quella del percorso n°17 per Gorga che coincide, fino alla deviazione già citata, con il nostro percorso n°18.
La discesa fino al parcheggio è abbastanza agevole e per niente faticosa. Fate attenzione al tratto finale sulla ghiaia.